10 Settembre
Bavetta in poppa e spinnaker leggero con un antipatico mare morto che fa sbatacchiare tutto.
L'attrezzatura soffre di più in queste condizioni che con una burrasca forte. Meglio
ammainare tutto e rimettere a motore. E' quello che facciamo.
Il mare Nostrum, da quando siamo entrati, non è stato molto prodigo di venti e noi non avevamo mai smotorato tanto come ora. Una regata in queste condizioni sarebbe un vero strazio. Penso alla Transatlantica che vogliono organizzare dalle Bermude a Montecarlo e temo che rischieranno di impiegare più tempo da Gibilterra all'arrivo che nella traversata dell'Atlantico!
A bordo ormai c'è aria di ritorno a casa. Ognuno prepara la sua relazione e ognuno pensa a quello che farà tra una diecina di giorni. Per ora si va alla Maddalena. Poi arriveremo a La Spezia in pompa magna.
Ci sarà il Capo di Stato Maggiore a riceverci, la TV, ecc.
Stiamo preparando la barca nella maniera migliore, verniciando, lucidando, ripulendo tutto. Gli ottoni perdono la patina di verde rame, e diventano lustri a forza di manteca e olio di gomito. La barca deve essere bella all'arrivo!

11 Settembre
Ancora mare calmo e poco vento. Si va un po' a vela, un po' a motore. A un tratto i giri calano di colpo. Sotto il pagliolo sembra tutto in ordine. Solo dieci minuti più tardi ci si accorge dell'accaduto. Abbiamo un lungo pezzo di rete impigliata nell'elica. Ottima occasione per fare un bagno di mare, mentre la barca è ferma in panne. Dopo un po' di armeggio con coltelli di vario tipo, l'elica viene liberata.
Si riparte.
Siamo al traverso di Palma De Maiorca.
Stamattina ci siamo sentiti con Algeri radio, che ci ha passato l'addetto navale ad Algeri. Meno male. A Roma forse cominciavano ad essere preoccupati.
Continuano i lavori in coperta.
Sito realizzato da Francesca www.schibot.org