La piccola nave-scuola porta un nome illustre per la Marina:
Stella Polare si chiamava infatti la nave comandata dall'Ammiraglio
Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi, e poi dal Comandante Cagni,
che nel 1900 giunse a soli 380 km dal Polo Nord, rispettando
in pieno l'augurio che le era stato fatto con I'attribuzione
di quel nome.
Le principali caratteristiche della Stella Polare
sono le seguenti:
- Lunghezza fuori tutto
- Larghezza massima
- Immersione
- Dislocamento
- Zavorra in chiglia
- Superficie velica media
- Superficie velica max.
- 21,46 m
- 4,89 m
- 3,01 m
- 45 tonn.
- 16,5 tonn.
- 213 mq.
- 450 mq.
L'unità è armata
a yawl con due alberi in duralluminio di 24,35 e 16 m dal
piano di coperta.
E' munita di un motore ausiliario G.M. 471 della potenza di 120-130 HP che
consente una velocità di crociera di 8-9 nodi e di un gruppo elettrogeno
Arona.
Dispone di sistemazioni atte ad ospitare 16 persone ed ha a bordo tutto il
materiale marinaresco, nautico e logistico occorrente per effettuare lunghe
crociere in piena autonomia.
Ha la possibilità di conservare 1800 litri di acqua dolce ed 800 di
gasolio.
Dispone inoltre di due zattere di gomma autogonfiabili tipo
Carley, capaci di imbarcare 8 persone ciascuna e complete
di tutto il materiale di salvataggio, compresa la radio di
soccorso.
Per gli usi di bordo sono anche disponibili due battelli tipo dinghy, sistemati
in coperta.
L'imbarcazione è stata progettata da due
dei più noti architetti navali del mondo, gli statunitensi
Stephens e Sparkman, e la costruzione è stata realizzata
dai Cantieri Sagermani di Lavagna (Chiavari).
La Stella Polare è stata varata il 15 settembre 1965
ed è entrata ufficialmente a far parte della Marina
Militare l'8 ottobre 1965, giorno in cui ebbe inizio la prima
pre-crociera di addestramento.
L'attività della Stella Polare consisterà in
crociere nel Mediterraneo e negli Oceani con partecipazione
a tutte le più importanti regate internazionali, alla
ricerca di risultati che possano reggere il confronto con queIli
brillantissimi già conseguiti dal gemello Corsaro II.