Le mie nozioni di propagazione delle onde elettromagnetiche sono reminescenze di studi lontani, e purtroppo nessuno dell'equipaggio ne sa molto più di me.
La costa e le isole Algerine defilano ora a minore distanza. Le isole sembrano molto belle. Mancano un paio di ore all'arrivo e si fila bene ora a 7 nodi. Un branco di delfini ci dà il primo benvenuto venendo a giocare sotto la prora. Non ci si stanca mai di guardarli.
Alle 17.00, in perfetto orario, entriamo nel porto di Orano a vela.
La pilotina si affianca e viene a bordo il pilota.
In banchina ci attende il Console d'Italia, che con sorpresa riconosco per il Dott. Ferrara. L'avevo incontrato nel '62, quando con il Corsaro II giungevamo a Rotterdam vincendo la regata. STA Torquay-Rotterdam. Il mondo è piccolo!
9 Settembre
Partenza per l’Italia. Siamo affiancati e il vento è quasi in prora.
Una buona occasione per non toccare il motore. Viene fuori una bella partenza a vela. Solo che la barca, poco abbrivata, puggia un po' più del necessario. Ma appena prende abbrivo sente il timone e si ritorna piano all'orza. Fuori il vento è Grecale, dritto da dove dobbiamo andare. Con pazienza ci mettiamo a bordeggiare, virando quando rifiuta, in modo da essere sempre sul bordo migliore.
Il tempo è bello, come sempre quando il vento è stabilizzato a Grecale: un bel sole caldo, più che nelle nostre fantasie di quando si navigava tra la nebbia e nel freddo.
La sera il collegamento con Roma Radio fallisce miseramente. E' incredibile: ci si avvicina sempre più a Roma, e ci si sente sempre meno.
Intanto il vento è abbonacciato, e si va a motore.
Sito realizzato da Francesca www.schibot.org