16 Luglio
Ancora una volta il vento è ritornato. Non da Nord, come speravamo, ma da Sud Est, sui 18 nodi. Siamo di nuovo su una rotta buona, molto prossima a quella diretta, e la velocità tocca a volte i nove nodi. Abbiamo a riva il genova pesante e siamo molto sbandati: 30-35°, sufficienti per la Stella Polare a fare tenere il trincarico di sotto vento a fior d’acqua.
Ho risolto il problema delle insaccate d’acqua nel genoa, sollevandone la relinga di base con una drizza, o meglio con l’amantiglio del buttafuori del tangone, incocciato ad una prowidenziale redancia sistemata a metà della base della vela, che serve ad altro scopo. Il risultato è stato sorprendente ed il genoa non insacca più, cosicché possiamo tranquillamente tenerlo a riva, guadagnando almeno mezzo nodo, rispetto alla velocità che si farebbe con trinchetta e fiocco due. Mezzo nodo vuoI dire 12 miglia in 24 ore, che ci occorrono per risalire le posizione degli altri yachts della
 
classe A, le quali ci hanno confermato quello che temevamo.Ossia che le bonacce di ieri ci hanno fatto perdere una diecina di miglia.
Tuttavia la situazione non è irrimediabile come ci appariva ieri. Evidentemente anche gli altri devono aver avuto venti leggeri. Rispetto al Germania abbiamo perso una decina di miglia soltanto, misurate sulla direzione di avanzamento. E’ a circa 120 miglia a Sud Est assieme a Ondine, che è avanti di una settantina di miglia. Il Kialoa ha tentato la rotta a Sud, e sembra gli stia andando bene. Per ora è il più vicino alle Orcadi. Dello Stormogel nessuna notizia da più di giorni. Nemmeno l’aereo riesce a localizzarlo.
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