il boma che, raccogliendo tutta l'acqua grondante dalla randa, produceva in alcuni punti dei veri rivoli.
I ragazzi ne hanno riempiti diversi recipienti, così una volta tanto potremo lavarci con acqua dolce. invece di quella di mare normalmente impiegata, con apposito sapone
 
10 Luglio
Dopo il passaggio del fronte di ieri il tempo è mutato radicalmente. A 24 ore di distanza al sole e ai torsi nudi in coperta si sono sostituiti nuvole, nebbia, freddo, e molti maglioni, mutandoni di lana, passamontagna, tenute cerate. La temperatura è bruscamente calata da 26-28° a 12-14°. Anche la temperatura del mare, che misuriamo regolarmente, è diminuita dai 25° di tre o quattro giorni fa ai 16° di oggi.
II vento è da Ponente, sui 15 nodi. La nostra rotta vera è 020, ossia una ventina di gradi più a Nord del primo tratto dell'ortodromia diretta A Nord spero di trovare venti di intensità superiore, visto che dobbiamo
cercare di ricuperare lo svantaggio accumulato nelle due bonacce in cui siamo incappati, e che sembra abbiano risparmiato i nostri awersari, i quali sono notevolmente avanti. Ogni giorno mettiamo a posto le posizioni che vengono trasmesse regolarmente alle 18.00 ora di Greenwich da tutte le barche. Facendo un po' di conti, con le stazze di ogni yacht, si riesce a sapere la nostra posizione in tempo corretto.
I risultati purtroppo non sono entusiasmanti. Ne attribuisco la causa alle lunghe ore passate in bonaccia assoluta o in pochissimo vento. Abbiamo comunque davanti a noi più di 2000 miglia e la speranza di trovare più vento verso Nord è molto fondata come risulta da un vecchio resoconto di regate atlantiche ed anche dalla quotidiana osservazione delle cartine regolarmente compilate dal guardiamarina destinato al servizio meteorologico. Intanto la barca ha ripreso a camminare bene, a 9 e anche 10 nodi.
Siamo passati 50 miglia a Nord Ovest dell'Ocean Station Vessel D, una delle navi
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