La navigazione continua velocemente quando, sotto una terribile straorzata incontrollabile dal timoniere anche se coadiuvato da due uomini, uno per parte rispetto alla ruota, partono contemporaneamente lo spinnaker e la vela di strallo: sembra un'esplosione. Il primo viene ammainato immediatamente intatto: aveva ceduto solo il moschettone della mura. La seconda invece è purtroppo a brandelli. In men che non si dica va su lo spinnaker da burrasca, ma purtroppo in questa manovra il verricello col quale i ragazzi stanno faticosamente mettendo a segno la mura si sgrana tornando indietro di un giro intero e portandosi dietro la mano del malcapitato che ci lavorava intorno.
Sono al timone, come sempre durante le manovre più impegnative: sento le grida a prora, mi rendo conto che è accaduto qualcosa di grave e istintivamente metto furiosamente tutta la barra alla puggia; dopo quattro o cinque eterni secondi la barca è in filo con lo spinnaker sventato, la mura è in
bando e la mano di Bruno Mozzorecchia è libera.
Me lo vedo arrivare a poppa palIidissimo ma sorridente. Dice che non gli fa male, che non sente niente. Ha due dita malamente acciaccate. Per fortuna il dottore conferma che non c'è niente di rotto, Solo spellature e contusioni.
Il verricello viene subito smontato e le due mollette che tengono a posto le castagne sostituite.
Tutti i verricelli erano stati controllati a Hamilton prima della partenza. ma evidentemente c'è sempre qualcosa che sfùgge, o che si rompe dopo essere stata controllata. L'attenzione non è mai troppa, e nonostante tutte le precauzioni si può essere certi di aver tralasciato qualche particolare
Oggi il vento è un po' diminuito d'intensità ed è girato a sud ovest. Si fanno sempre 9,5 nodi di media Piano piano il cielo s'è andato oscurando. Ormai abbiamo perso il sole e chissà quando lo rivedremo.
Sito realizzato da Francesca www.schibot.org