all'allungamento del percorso dovuto all'inevitabile serpeggiamento che risulta da questa tecnica; che il vento, anche il più costante non sia mai esattamente stabile in direzione era cosa che conoscevo bene, ma che non avevo mai avuto occasione di constatare con tanta sicurezza. 10,15 e anche 20° di oscillazione intorno alla direzione base sono normali. Navigare alla bussola tenendo conto solo della direzione base, cioè andando dritti per una certa prora, vuoI dire far variare continuamente l'incidenza del vento relativo sulle vele, e quindi anche il rendimento delle stesse.
L'ideale, andando al lasco, sarebbe, credo, andare dritti per la prora giusta, e variare continuamente l'assetto della velatura, in modo da mantenere sempre costante l'incidenza del vento sulle vele. Ma ciò è praticamente impossibile su una barca di queste dimensioni. Ho stabilito quindi in 20° per parte l'oscillazione massima intorno alla rotta base, oltre la quale occorre effettuare aggiustamenti nell'assetto della velatura.
Alle 14.00 abbiamo le posizioni delle altre barche: siamo al centro, né primi né ultimi della classe A. Le posizioni in latitudine e longitudine vengono trasmesse con i radiotelefoni di bordo ogni giorno, secondo quanto stabilito dalle istruzioni di regata.
L'Ondine fa da centro di raccolta per la classe A. Anche lei, come noi, aveva tirato a camminare orzando nel venticiello di ieri, portandosi più a SE della rotta giusta. E' stato un errore L'hanno dimostrato le altre barche che invece erano andate per la rotta giusta, in poppa, camminando inizialmente di meno. A 30 o 40 miglia più a NW devono aver avuto più vento di noi e si sono avvantaggiate. Fortuna? non lo so.
Anch'io avevo in mente di mettermi più a NW dell'ortodromia per il punto A. Ma con quel venticiello quasi in filo mi sembrava un delitto rinunciare a due nodi in più che si facevano orzando di 20°. E invece dovevo proprio andare per 067.Comunque non si è perso molto e possono succedere ancora tante cose.
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