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Sono soddisfatto,
considerato che siamo appena all'inizio.
Mi ha meravigliato il fatto che soltanto un paio hanno
sofferto un pò: il dottore e il commissario,
i quali per la verità sono ai primi contatti
col mare. I guardiamarina hanno tenuto duro e hanno
risposto in pieno. Una volta affiatati costituiranno
certamente un equipaggio di prim' ordine.
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Anche la barca si
comporta egregiamente, in modo da non destare la
minima preoccupazione. Con
due mani di terzaruoli trinchetta e mezzana si possono
tenere raffiche fino a 50 nodi. Raramente si metteva
il trincarino in acqua e, nonostante il mare grosso,
la velocità indicata dal log si manteneva sui
6 nodi Era fantastico osservare con quanta facilità la
barca atrrontava cavalloni alti 4 - 5 metri a volte
con la cresta. Avevo dato disposizione al timoniere
di accennare a venire all'orza quando si presentava
uno di questi frangenti. Unico inconveniente, una
gran doccia da prora a poppa |
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Purtroppo
alle 17,45 si produceva uno strappo alla randa, ormai
non più nuova, e già provata da una
crociera invernale. Ammainata rapidamente si rimaneva
sotto la trinchetta e la mezzana, con la barca perfettamente
equilibrata. Prora a maestro e vento ora da ponente
spaccato, sui 40-45 nodi. La velocità scendeva
a tre-quattro nodi e la navigazione procedeva tranquillamente. |
Il
mare era diventato un buon forza 6. Decidevo di prendere
ridosso per la notte sottovento alla costa di levante
dell'Almeria e sceglievo l'ancoraggio di S.Pedro,
di cui abbiamo il piccolo piano nautico. Siamo in
largo anticipo sulla tabella di marcia, e così oggi
possiamo con tutta tranquillità procedere
alla riparazione della randa.
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Intanto l'equipaggio
si è ristorato
con una buona dormita e una abbondante colazione. Lo
strappo alla randa non è grave: è in
corrispondenza dell'angolo di penna. Il nostromo è già al
lavoro con ago e guardapalma, coadiuvato dal guardiamarina
destinato al marinaresco. |
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