Appena pronti si riparte. Intanto abbiamo salpato e ci siamo portati più sotto, a un centinaio di metri dalla Punta di Las Negras, in tre braccia d'acqua, dove si sta ancora più tranquilli.
Un individuo in uniforme kaki con strano berretto a tre punte ci scruta dalla spiaggia. Bisogna dire che l'efficienza della forza pubblica spagnola è sorprendente.
Il villaggetto di S.Pedro non conta più di una dozzina di casupole e una mezza dozzina di barche sulla spiaggia Stanotte non si vedeva che una fioca lucetta E' probabile che non ci sia nemmeno l'energia elettrica Ma il poliziotto c'è'… La giornata passa tranquillamente; la barca viene rassettata a dovere, mentre il nostro Radiote1egrafista-cuoco ci prepara un buon pranzetto tagliatelle all'uovo, entrecotte alla griglia con pommes de terre, fruttapo sciroppata e vini vari. Ci voleva proprio!
Intanto si lavora alacremente alla randa, fino a notte. Il vento è sempre forte da Ponente: fuori ci deve essere ancora un bel maraglione.
30 Aprile
Alle 0740 lasciamo il "Fundachero de S.Pedro". Il guardiamarina al servIzIo marinaresco, Sig. Mozzorecchia, e il nostromo si sono alternati tutta la notte a ricucire lo strappo alla randa, con ago e guardapalma, alla luce di un cappellone in coperta ed hanno quasi ultimato il lavoro.
Il vento è leggero, ma appena giunti al traverso di Capo de Gata ricomincia a soffiare con forza, e sempre da Ponente. Alziamo la randa terzaruolata, la trinchetta e il fiocco due e ricominciamo a pestare. Comunque la situazione non è nemmeno paragonabile a quella di avantieri Il vento è sui 20-24 nodi e la barca bolina bene, a 7-8 nodi. Ma la vita a bordo non è facile con lo sbandamento e il beccheggio.
Alle 12.45 siamo davanti ad Almeria, dove nell'agosto scorso trovai ridosso percorrendo la rotta opposta con la Meloria; evidentemente è destino che in questi paraggi debba trovare sempre il vento in prora'.
 
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