25 Luglio
Il Germania ha avuto la stessa idea. Anche lui orza per poi puggiare con lo spinnaker. Ci siamo: ora il vento consente di darlo e per non perdere nemmeno un metro lo alziamo giuncato sotto al genova, che ammainiamo subito dopo.
Purtroppo così facendo la rete dello spinnaker non è su nel momento critico e quando lo spinnaker non è ancora pieno, accade la cosa più temibile: lo spinnaker prende alcune volte intorno allo strallo!
Grido di ammainarlo, e mentre tentano di farlo a un tratto da poppa vedo la vela andare in acqua, e fare sacca. E' un brutto momento. Una scotta tesa a ferro viene tagliata e lo spinnaker si stende in acqua verso poppa. Sto attento che non vada nel timone altrimenti è la fine.
Grido che alino sulla drizza e porto il vento al traverso. Il relativo è forte e, con la drizza che la porta su, la vela a un tratto si stacca maestosamente dall'acqua. E' il momento di ripuggiare velocemente per sventare lo spinnaker sotto la randa, mentre il nostromo
con la gaffa è riuscito a recuperare a bordo la parte di scotta ancora incocciata alla bugna.
Finalmente è ammainato, con qualche strappo.
Essendo ormai in vista del traguardo e dovendo cambiare spinnaker, decido di alzare quello portante i colori della bandiera nazionale (peraltro già pronto), pur consapevole che si trattava del vecchio spinnaker pesante che già ci aveva sospinto negli alisei di NE dalle Canarie alle Bermude.
Per lO minuti resiste, poi sotto una straorzata cede e si srelinga nella parte inferiore. In men che non si dica è ammainato e sostituito con il piccolo e robusto nuovo spinnaker pesante, con il quale arriviamo finalmente a tagliare il traguardo.
Sono le 09:27:32 e con tutte le avarie subite nella regata finale abbiamo impiegato 5 minuti meno del Germania, che pure ci paga 24 minuti. Possiamo essere soddisfatti. "Per la Stella Polare Hip Hip Hip - Hurrà'"
La regata è finita. Mancano ancora una quarantina di miglia a Travemünde, che
Sito realizzato da Francesca www.schibot.org