si ammassa intorno al radiotelefono per sentire la voce amica.

Siamo a circa 4000 miglia da Roma e si sente ancora abbastanza bene.
Dalle Bermude ci separano 800 miglia, solo quattro giorni di buon vento.

Continua la bonaccia. Oggi solo 146 miglia. E' il percorso minore fatto fino ad ora. Ogni tanto si entra in una zona disseminata di sargassi. Siamo ancora in latitudine 25N e qui l'Aliseo dovrebbe essere ancora teso: invece il vento è leggero e variabile, ed è venuto per un pò anche da scirocco, obbligandoci a strambare.

Dopo 12 giorni di navigazione abbiamo finito l'ultimo alimento fresco che ancora riusciva a conservarsi: alcuni pompelmi, finiti al solito con un pò di zucchero ed una spruzzatina di gin. Nel freezer a -18°C abbiamo però ancora una discreta quantità di carne di ottima qualità, comprata a Las Palmas.

Dovrebbe durare altri quattro o cinque giorni, prima di passare alle scatolette. Purtroppo, per un imperdonabile errore di valutazione del direttore di mensa, sono finite oggi le gallette, e i biscotti sono razionati perché durino altri cinque giorni. Tanti contiamo di impiegarne per arrivare, visto che il vento scarseggia.

Solita telefonata con Roma alle 20, ora locale. Più ci si allontana, meglio si sente! Ormai siamo a più di 4000 miglia da Roma. Questo apparato, con le antenne di fortuna che noi stessi abbiamo progettato, e che alziamo quando servono ora sulla drizza della vela di strallo, ora su quella dello spinnaker, è senza dubbio un fuori classe.

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