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molto
la nostra mensa. Pronti ad ammainare lo spinnaker!
Ammaina! Veniamo all'orza e la barca accosta. Tre
o quattro visi sorridenti ci salutano. I pescatori,
a qualsiasi nazione appartengano, sono tra la gente
più semplice e buona rimasta a questo Mondo. |
Cominciano a buttarci in coperta dei
bei pesci da due o tre chili l'uno. Cernie, merluzzi,
ecc. |
Ce lo vogliono regalare, semplicemente
per dimostrarci il loro entusiasmo. Regaliamo loro
una stecca di americane, e i loro sorrisi si allargano.
Siamo a una ventina di miglia dalle coste portoghesi. |
Questi poveretti se ne stanno qui di giorno
e forse di notte e regalano i loro pesci al primo yacht
che passa! |
Quando scostiamo ci gridano "buon
viaje" e anche "arrivederci"! |
Ripuggiamo, rialziamo lo spinnaker e ci
allontaniamo velocemente. |
Alle 15.00 siamo al traverso di Lisbona. |
La sera gran cena a base di pesce bollito:
una grossa cernia da tre chili e un grosso
merluzzo. Squisiti. A bordo grande allegria!
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Oggi
abbiamo camminato un po' meno di ieri. La media però rimane
alta: 850 miglia in 4 giorni!
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31 Agosto |
Alle 5.30 siamo al traverso di Capo
S. Vincente. |
L'anno scorso con la Meloria , in trasferimento
da Lisbona a Palma de Majorca, ci
colse qui davanti un brutto colpo di vento mentre
correvamo con lo spinnaker. Fummo coricati su un
fianco mentre
la barca non più controllabile veniva all'orza.
Riuscimmo ad ammainare ma Guido, un membro dell'equipaggio,
ci rimise il palmo della mano destra, con cui aveva
tentato di agguantare la drizza che gli era sfuggita.
Ne ebbe per un mese, ed io non potrò dimenticare
il palmo della mano con la pelle asportata in più punti
sanguinante.
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Sono stato quindi
molto attento, anche se questa volta il Capo non
ha dato sorprese. Al traverso abbiamo strambato,
e via per
Capo Trafalgar, con prora 140.
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